Sisto V

Sisto V e l’urbanistica

Seppur breve, il Pontificato Sistino non tralascia di dare un forte impulso anche alla riorganizzazione sociale ed economica, che culmina con un radicale rinnovamento in chiave moderna dell’assetto urbanistico di Roma, sede del papato e capitale del mondo cattolico.

Roma era rimasta una città medioevale e doveva cambiar volto. Sarà proprio Sisto a dare corpo a questo cambiamento meritandosi anche l’appellativo di “Urbanista di Dio”, così definito da Renato Barilli nel 1993, in una nota d’arte per l’Espresso. Fra gli interventi più significativi, ricordiamo che fu Papa Sisto a promuovere la prima consistente bonifica delle paludi Pontine, a far innalzare l’obelisco vaticano sotto la direzione dell’architetto ticinese Domenico Fontana e a portare a termine la copertura della cupola di S.Pietro; fonda inoltre il nuovo palazzo Vaticano. Organizza la regimentazione delle acque, potenziando la rete fognaria e accresce la portata degli acquedotti, fra cui l’acquedotto “Felice” realizzato in tempi brevissimi, lungo circa 30 km e destinato ad alimentare anche fontane artistiche, fra cui quella del Mosè. Prosegue i lavori al Palazzo del Quirinale e trasporta dalle terme di Costantino il gruppo scultoreo dei Dioscuri; sotto la scala del Campidoglio disegnata da Michelangelo fa costruire la Fontana dei fiumi e fa collocare sulla piazza i trofei di Mario. Altri tre obelischi fa innalzare a S. Maria Maggiore, S. Maria del Popolo e, il più alto in assoluto, a S. Giovanni in Laterano, dove fa edificare il nuovo Palazzo. Sempre al Fontana affida la realizzazione del palazzo della Scala Santa per sistemarvi la scala del Pretorio di Pilato. Sulla sommità delle colonne Traiana e Antonina fa sistemare le statue di S. Pietro e S. Paolo.

Fondatore della Roma moderna, apre nuove strade e rettilinei a ornamento e comodità della Città.

A Montalto, il segno del suo passaggio è chiaramente presente nella Cattedrale di S. Maria Assunta, da lui fortemente voluta.